Sarevok è morto, la città di Baldur’s Gate è libera dalle sue trame di conquista, l’eredità di vostro padre, Bhaal, il signore della distruz…(ops, scusatemi, ho sbagliato gioco) signore dell’omicidio, è ancora latente.

Dal momento che le cose andavano fin troppo bene, qualcosa dev’essere successo, altrimenti non saremmo qui a parlare di un seguito; un mago, il cui nome ancora vi è sconosciuto, vi ha rapiti e portati in un suo laboratorio segreto, ove vi ha eletto a cavia dei suoi esperimenti.

Dopo questo inizio particolarmente promettente (positivo, se volete, visto com’era iniziato il primo), è mio dovere darvi il benvenuto o, per alcuni di voi, il bentornato, nelle terre di Toril; per essere più precisi, proprio in quell’Amn che avete già dovuto salvare da un imminente scontro con la città di Baldur’s Gate.

Incontrerete vecchi amici, come Jaheira, Minsc, Xzar ed Edwin; combatterete fianco a fianco con personaggi che sono già leggenda: Elminster, il mago dei Reami per eccellenza, Drittz Do’Urden e la sua fidata Guenhwyvar, Wulfgar e Catti-brie, Bruenor Battlehammer e Regis; vedrete razze che fino ad oggi avevate solo sentito nei racconti o visto nei vostri peggiori incubi: Beholder, Draghi buoni e malvagi, Elfi oscuri, razze dagli strani poteri mentali, come i Mind Flayers, creature che provengono da piani di esistenza lontanissimi dal Primo Materiale, come i Demoni dell’Abisso, altri che arrivano dal Piano Astrale, i Githyanki; supererete ostacoli e vincerete battaglie che faranno sembrare lo scontro decisivo con Sarevok semplice routine, ma soprattutto, visiterete parte di quei Forgotten Realms che, grazie anche alla penna di Greenwood e Salvatore (per citare due tra i più noti), sono diventati come una seconda patria per tanti amanti del fantasy nel mondo.

Buon viaggio dunque, e ricordatevi che questa volta si fa sul serio…