Confronto/Scontro tra AD&D e Terza Edizione
Thread creato per evitare l'off topic in questa discussione: Novità rispetto al 1998? [INFO].
Come da titolo, dite la vostra su due grandi edizioni che hanno fatto la storia di Dungeons and Dragons, possibilmente evitando wall of text
Come da titolo, dite la vostra su due grandi edizioni che hanno fatto la storia di Dungeons and Dragons, possibilmente evitando wall of text
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Parecchi anni dopo ho provato a giocarci, dopo aver letto che esistevano tutti questi MOD che facevano un sacco di cose nuove.
Non sono mai riuscito a far funzionare i MOD.
Per me BGEE è stata una manna dal cielo.
Se poi uno si aspettava che BGEE in realtà fosse BG3 ha capito male.
Non è un caso se molta gente ha deciso di ritornare indietro alle vecchie edizioni. Tralasciando il fatto che per AD&D è stato pubblicato tanto di quel materiale che se si mette insieme tutto ció che é stato pubblicato dalle edizioni successive si arriva si e no alla metá, anche il livello qualitativo della manualistica non è minimamente al livello. Il problema casomai é che al tempo in ITA non è stato tradotto granché ma se si confronta un manuale della TSR con uno della WotC il confronto non regge. Alcuni manuali come Waterdeep ciy of splendor o le stesse guide di Volo sono dei piccoli capolavori non solo dal punto di vista manualistico ma anche da quello artistico.
A mio avviso la WotC non regge minimamente il confronto con la TSR e questo si riperquote ovviamente sui suoi prodotti, si potrebbe parlare poi anche di come è stato trattato Gary Gygax da WotC, ma non mi sembra questa la sede...
Le colpe che imputo alla Terza edizione sostanzialmente sono:
1)Aver introdotto il powerplayng attraverso il sistema di multiclassaggio che incentivava i giocatori a prendere 2 o piú classi, non per motivi di lore ma solo per trarne benefici tipo talenti abilitá, sempre alla ricerca della Buiild Perfetta.
2)Aver gradualmente sostutuito tutto il sistema intepretativo del gdr con un insieme di tabelle e tiri. Un tempo le situazioni bisognava infatti giocarle di ruolo, tutt'al più appoggiarsi a qualche check puramente indicativo. Con la terza e le successive tutto ció è sparito ogni situazione aveva la relativa skill (tipo diplomazia, raggirare, intimidire ecc...)valorizzando quindi piú il tiro sulla tabella che il Gioco di Ruolo in se.
3)Lo stupro del lore tipico dei Campaign Setting storici come Planescape e Forgotten Realms, dove è avvenuta una vera e propria globalizzazione di creature e razze, per cui ecco spuntare nei Forgotten Realms, addirittura fra le classi giocabili razze come Tiefling e tutti gli altri stirpeplanari o i vari Gith (Githzerai e Githianki) che invece storicamente appartenevano all'ambientazione di Planescape...
4)lo stupro del background di classi e razze, avvenuto praticamente su tutte le ambientazioni. Drow buoni che spuntano come funghi, addirittura drow o mezzorchi paladini!! Non voglio dire, ma ciò che rendeva particolari alcun classi era proprio come erano concepite e il background che stava alle loro spalle. I paladini erano una classe esclusiva e con uno stretto codice di condotta, era impensabile l'idea di un paladino che non fosse umano cosí come di un paladino che fosse multiclasse. Idem per quanto concerne i bardi. o vogliamo parlare dei druidi buoni e dei druidi malvagi? -.-
Tutto questo perché poi? Solo allo scopo di rendere la minestra commercialmente piú appetibile. Beh fortunatamente gli si è ritorta contro, basta vedere i numeri. L'ambientazione che hanno creato appositamente per terza edizione "Eberon" penso sia il peggio in assoluto nella storia del D&D (più di 30 anni). Per raschiare il fondo del barile si sono dovuti inventare 3 riedizioni del D&D in 10 anni quando AD&D é durato da solo la bellezza di 20 anni. Hanno dovuto cercare di spremere i propri clienti il piú possibili proponendo nuovi manuali di regolamenti se si volevano giocare le nuove ambientazioni che tiravano fuori, peraltro copiando in maniera becera ed approssimativa quanto creato nei 30 anni precedenti....
Questo é il mio punto di vista a voi le somme...
Naturalmente non rispondo su tutto. Dico solo che La terza edizione non ha assolutamente introdotto alcun power playing. Capisco la nostalgia, ma sarei pronto a scommettere che la maggior parte dei giocatori del cartaceo giocano alla terza. Poi come hai detto tu, de gustibus
Dici che la maggior parte dei giocatori gioca alla terza edizione ?
Mi sai spiegare perché allora, se andava cosí bene la 3.5, in 10 anni son passati dalla3 alla 3.5 e poi alla 4 ?
X un totale di 3 edizioni in 10 anni quando invece, dati alla mano, AD&D è durata la bellezza di ben 20 anni, non so se rendo l'idea. ;-)
E questo nonostante i pochi manuali presenti in italiano fossero anche tradotti male. Per non parlare del fatto che 20 anni fa fosse pure molto piú complicato comprare un manuale in lingua inglese in un posto fuori dall'italia. Ma se metti cmq insieme tutto ció che é stato pubblicato dalla WotC non arrivi neanche alla metá di tutta la bibliografia di AD&D della TSR XD.
Potrebbe forse ( e sottolineo forse) essere che in ITALIA sia piú giocata in quanto l'utente medio italiano è refrattario a utilizzare manuali in inglese.
Non si tratta tanto di nostalgia secondo me quanto piuttosto di esperienze personali. Delle tante persone che conosco che giocano a D&D e che peró hanno avuto modo di provare nel tempo tutti i regolamenti, molte sono tornate indietro alle vecchie edizioni. Solitamente gli estimatori della terza edizione che conosco, le edizioni precedenti non le hanno mai giocate quindi semplicemente gli manca il metro di paragone...
Cerchiamo di rimanere in topic.
Ad ogni modo, la terza edizione è la migliore :P
In effetti siamo OT peró l'argomento é interessante e meriterebbe quasi un altro topic ^^
detto questo io ho smesso con la terza edizione, ma non c'e' dubbio che quella a cui sono piu' affezionato e' ad&d. i motivi sono tanti, ma uno dei principali e' proprio che la terza ti stimolava a cercare il power pg, ad&d invece ti stimolava a cercare pg divertenti.
alla fine i talenti e le abilita' hanno stereotipato i pg.
Aggiungo anche che la terza edizione aveva anche tolto il pathos del tirare i dadi per creare il pg. Era un momento di pura tensione.
Per le ambientazioni non posso dire nulla, della terza non ho potuto provarle proprio.
Questa sicuramente è una discussione che interessa seguire pure a me e credo che lo split sia la scelta migliore per proseguire senza OT.
@Fezwulf: I tuoi Wall Of Text sono epici (non solo l'immagine), soprattutto quando ti fai prendere dall'entusiasmo nel difendere il buon caro AD&D, non lasci scampo! XD
La mia sull'argomento la dirò una volta concordatisi sullo split.
@Aedan: il promote sul regolamento è d'obbligo! XP
Quando è uscita la terza edizione, ho comprato il manuale del giocatore e del DM appena usciti.
Leggendoli li trovavo fantastici. Non vedevo l'ora di giocarci.
Tutte le possibilità che il gioco offriva mi sembravano incredibili.
Giocandoci però le cose le ho viste da un'ottica diversa.
Alla fine anche col vecchio regolamento di AD&D riuscivamo a gestire tutte le situazioni, magari ricorrendo a qualche home rules, di certo l'ultima parola spettava al DM.
Il fatto sta proprio qui, il DM in tutte le situazioni particolari premiava l'interpretazione, la fantasia e le idee del giocatore. Non bastava dire "faccio questo o quello, ho x punti abilità". Il bello del gioco in fondo era proprio questo, avere idee e provare a gestirle nel rispetto del PG creato.
In D&D se avevi l'abilità/talento leggevi l'elenco, sceglievi il più adatto e dicevi "provo a fare questo" e ci riuscivi o meno... non c'era immaginazione, inventiva.
Non parlaimo poi delle classi.
Ogni gruppo ha le sue regole o abitudini. I miei DM (sono stati più di uno) erano più o meno laschi nelle formule per il lancio dei dadi alla creazione del PG, ma 18 o 17 erano rarissimi anche con i sistemi più "buoni". Creare un biclasse.... chi ci ha mai pensato? Per prima cosa dovevi avere le stat necessarie (cosa quasi impossibile), ma soprattutto pensare di biclassare, che ne so, al sesto livello di guerriero.... ma quando ci arrivavamo al sesto livello? Dopo 2/3 anni di gioco. L'idea di creare un PG pensando che dopo 2/3 anni l'avrei potuto biclassare e dopo altri 2/3 anni avrei riottenuto le abilità della prima classe andava al di là delle più incredibili lungimiranze. Al massimo si creavano dei multiclasse (ma come vediamo anche in BG la potenza pura viene dai biclasse).
In D&D 3 ed. ogni livello si poteva scegliere la classe in base a come ottimizzare la potenza del PG.
In AD&D il power play non avveniva da regolamento, ma da comportamento del giocatore, e stava poi al DM punire o premiare di conseguenza.
Chi crea un ladro o un bardo in AD&D sa bene che il suo personaggio sarà sempre il più scarso nei combattimenti, ma lo si creava lo stesso, una volta deciso il PG poi non c'era modo di ottimizzarlo per un "bilanciamento" che valutava solo la parte di combattimento del gioco.
Questa attenzione ai dettagli, al bilanciamento delle classi, al poter personalizzare i PG nel gioco l'ho trovata forzata, inutile. Noi eravamo giocatori affiatati ed esperti, ci divertivamo sempre e comunque anche chi aveva il PG che doveva scappare ad ogni scontro. Un PG non si personalizzava, si "caratterizzava" il divertimento era questo!
Poi forse il mio è il classico discorso di chi dopo 8-9 anni con un regolamento cambia e rimpiange il passato, probabile, dubito che chi ha iniziato con la 3 ed. possa condividere, ma tant'è, noi vecchi siamo fatti così, si stava sempre meglio quando si stava peggio
Musica anni 70 vs anni 80
Fumetti Tex Willer vs Naruto
Soap Opera Beautifull vs Il commissario Rex
Donne prima andavano di moda le donne alla Botero e adesso vanno di mode quelle scheletriche
La vecchia generazione rimpiange i bei vecchi tempi andati e la nuova ci sputa sopra.
Purtroppo sto iniziando a rimpiangere troppe cose anche io
Ma per fortuna non il regolamento D&D :P Viva Neverwinter Nights 2! E viva il mezzo monaco/mezzo drago/ mezzo signore dei lich Aasimar armato di spada dei Power Rangers!
Yeh! Gotta catch em all!
In the face old generation!
Non ho giocato ad AD&D,quindi parlo da profano in quel campo...ma se faccio una crescita stile "Chierico 5/Stormlord10/Difensore Nanico 10" e non la giustifico,non è una pecca del regolamento...sono io che non so giocare ed il DM dovrebbe impedirmi di fare una cosa del genere!
Tuttavia,se io sono un guerriero e dopo una missione particolarmente cruenta o traumatizzante,decido di dare la mia vita a Pelor,difendendo i pellegrini e scegliendo di non combattere se necessario...la possibile build "Guerriero X/Chierico 1/Ospedaliere X",non è sballata,è giustificata ed è in linea col mio pg!
(Non ho i manuali sottomano,perdonate eventuali errorini sui prerequisiti o affini!)
Il che voleva dire che dovevi essere tu ad interpretare il personaggio NON plasmare il personaggio a seconda delle tue scelte. Era tutta li la bellezzza un po come nella recitazione dove avevi un copione e dovevi recitare un ruolo. Quindi ad esempio pensare non cosa faresti tu ma cosa farebbe un paladino oneso oun ladro truffaldino in quella determinata circostanza.
@Zerathul perdonami ma quello che proponi è un po uno stereotipo. In linea generale la cosa che ho notato, frequentando il mondo di D&D e le community per più di 30 anni, è che chi ha avuto modo di provare sia i regolamenti vecchi che quelli nuovi, nella maggioranza dei casi, ha preferizo fare ritorno ai vecchi regolamenti. Nel mio caso per esempio abbiamo ponderato parecchio prima di decidere di tornare indietro alel edizioni precedenti...
Per quanto concerne la maggior parte dei sostenitori delle nuove versioni che ho conosciuto, non avendo alle spalle l'esperienza delle edizioni precedenti e mancandogli quindi il metro di paragone, mi pare ovvio che la loro scelta ricada su quello che conoscono bene piuttosto che su quello che non conoscono affatto.
Al di la del gusto personale sui regolamenti poi quello che non mando giù e proprio lo stravolgimento del lore ed il proliferare ad esempio di drow buoni e stirpeeplanari sugli stessi manuali di ambientazione proposti dalla WotC.
Drizzt do Urden dovrebbe essere un eccezzione non la regola. E se un master sceglie di ambientare una campagna usando i manauli della terza, dove la razza dei drow è disponibile come scelta, non ci su può poi lamentare se tutti i personaggi vogliano giocare proprio drow buoni imho.
necessario: bastone per camminare; privileggi di classe: fare diagnosi surreali alla dottor house XD
io non sono arrivato a quei livelli di d&d ringraziando dio mi sono fermato molto prima. da quant'è che esiste sta cdp?
Per quanto riguarda la build ha perfettamente ragione. E meno male, hanno permesso di avere un gioco più completo e più vario e non si è perso nulla dal punto di vista dell'interpretazione.
Riguardo le edizioni il tuo ragionamento è completamente un travaso diluito della realtà. Le prime edizioni sono durate tanto perché non c'era mai stato bisogno di avere dell'altro. La terza edizione è stata fatta per colmare una necessità avvertita da tutti n quanto le prime edizioni ormai non rispondevano più a criteri di semplicità e complessità allo stesso tempo. La terza edizione è stata una grande edizione e la 3.5 è un capolavoro (sempre terza edizione, ma di ista e migliorata). La quarta è stato un errore. Chi l'ha fatta cercava di accaparrar si un nuovo pubblico, quello degli adolescenti che giocano ai mmorpg.
Sulla manualistica non servirebbe neppure spendere mezza parola. I manuali terza edizione sono imparagonabili con quelli passati, per quantità e qualità.
In definitiva la terza edizione è frutto di ingegno e letteratura fantasy. Ti permette di giocare in modo completo, ed è assolutamente perfetta per giocare vecchio stile.
Ultima cosa, non iniziamo con le cavolate tipo che quelli che giocano alla terza lo fanno perché non hanno mai giocato a quelle prima. Io ho giocato a quelle prima, e dalla 3.5 non tornerei mai indietro. L assunto base è che non si deve aderire al 100% ai manuali. Ci sono le scelte proprie, il master può decidere che certe cose non le userá. Non si può bollare come brutta un'edizione solo perché i drow girano allegri nei reami (non è neanche vero). Se non vuoi che i drow siano n tanti ad essere buoni, fai in modo come master che non sia così, punto. Le regole 3.5 sono fantastiche. Tutto il resto è a discrezione.
@Pibaro guarda che la terza edizione non ha affatto tolto alcun tiro di dado. Io sono sia master che giocatore. faccio tirare i dadi durante la creazione del pg e io stesso li tirò quando sono giocatore: caratteristiche, punti ferita etc etc
Io propongo un dato di fatto riscontrabile dai dati oggettivi non dal pensiero personale.
AD&D è durato 20 anni senza se e senza ma. Non c'é stato bisogno di aggiungere altro come hai detto tu stesso perché si era arrivati ad un ottmo equilibrio. Si è preferito quindi pubblicare atlanti e campaign setting visto che il regolamento era ok (non certo, come successo dopo, dove a momenti si sono fatti più manuali di regole che di ambientazione).
In seguito quando la WotC ha preso i diritti ha deciso di tirare fuori:
A) un nuovo regolamento per lucrarci sopra vendendo manuali specifici, peccato che però, altro dato di fatto, è andata cosí male da richiedere la 3.5 e le stesse motivazioni hanno poi portato alla quarta edizione. Come detto appunto in 10 anni 3 edizioni differenti se questo non è un fallimento commerciale non so cosa altro lo sia. Ci rendiamo conto si, che questi a momenti hanno pubblicato piú manuali di regolamenti e classi che di ambientazione ?
una nuova ambientazione, Eberron che é stata bollata da molti come il peggio mai visto, personalmente ritengo avesse qualche spunto interessante come la magia intesa coem forma di teconlogia, ma il giudizio complessivo della community è stato mediamente quello. Tanto é vero che hanno deciso quindi di provare a reciclare le ambientazioni storiche e migliori per AD&D, ma anche qui con scarsi risultati visto che hanno letteralmente sturpato il lore (drow buoni, paladini mezzorchi, stirpeplanari dapertutto, devo continuare?)Tanto da inemicarsi grossa parte della community che ha preferito, altro dato di fatto, pubblicare manuali di conversione amatoriale dall'AD&D alla terza edizione appunto per poter riadattare i moduli della TSR. Ammettendo che la 3.5 sia cosí strepitosa e longeva quanto le edizioni preedenti, mi spiegheresti commercialmente la necessità di introdurre un nuovo regolamento? Non sarebbe stato piú semplice continuare a pubblicare manuali, con le stesse modalità del vecchio AD&D, per approfondire o ampliare il regolamento? Vedi che il ragionamento di accaparrare gli adolescenti é stato fatto uguale uguale al tempo dell'uscita della terza edizione, per questo viene tuttora definito un regolamento adatto agli adolescenti.
Come hai detto te stesso per altro Appunto un regolamento semplificato, che prevede appunto tabelle e tiri per qualunque cosa. Nei regolamenti old school i regolamenti erano un traccia da seguire molti dei quali opzionali, il grosso delle situazioni venivano appunto interpretate e ruolate
Appunto i manuali TSR sono letteralmente supeirori, basta vedere solo chi ne sono stati gli illustratori per rendersene conto, no dico Elmore ma ci rendiamo conto?. Non è un caso se alcuni di essi valgano addirittura migliaia di dollari sul mercato eh. La WotC ha preferito usare uno stile grafico decisamente discutibile più stile World of Warcraft...Come detto sopra se gli altlanti della terza erano cosí strepitosi perché la community internazionale ha preferito riconvertire quelli della TSR?
Se poi parliamo dal punto di vista contenutistico non c'é da aggiungere altro visto che, come detto, il grosso dei manuali terza edizione trattasi principalmente di compendi di regolamenti tipo classi magie mostri ecc... ma di ambientazione c'é si e no la metà di quanto proposto sul mercato dalla TSR. Visto che parliamo di letteratura fantasy ti faccio presente che AD&D e in particolar modo i relativi campaign settings sono frutto della Letteratura di R.A. Salvatore, Ed Greenwood, Margaret Weis e Tracy Hickman.
Sul giocare vecchio stile bisogna capire bene cosa si intende per "vecchio stil"e in quanto secondo me siamo ben lontani invece.... Ultima cosa la dico io, le cavolate le dirai te, io riporto dati se ti da fastidio confrontarti con essi mi spiace tanto ma non so cosa farci. Quel che ti posso dire è che sicuramente non sei l'unico a pensarla in quel modo, ma che fra tutti quelli che conosco che abbiano giocato le vecchie edizioni e le trovano migliori delle precedenti sono pochi. E m irifierisco alle community specializzate internazionali ed italiane. Mi sembra fra le altre cose abbastanza ovvio dire che AD&D é un edizione di ormai 30 anni fa e che molti di quelli che ci hanno giocato magari attualmente non giocano più. Così come mi pare ovvio dire che se qualcuno non ha mai potuto giocare alle vecchie edizioni e non le conosce non abbia un metro di paragone/confronto...
Al di la del punto di vista regolamentistico, che cmq può sicuramente essere piú soggetto al parere personale, sui manuali di ambientazione non credo ci sia molto da discutere in quanto é la stessa community che ha preferito riadattare i vecchi manauli e guide ai nuovi regolamenti piuttosto che giocare sui nuovi atlanti e campaign settings.
Io sono partito taaanto tempo fa, iniziato con D&D base(si compravano i manuali base da Pergioco a Milano in inglese e poi ti davano la traduzione in ita fotocopiata!), passato per l'AD&D, poi in 3.0, evoluto in 3.5, letto la 4°(ma poi cestinata)
Capitolo a se la 4°, IMHO carta da cesso, troppo simile ad un videogioco o a un boardgame.
Tra le altre, tutte amate e giocate per lungo tempo negli anni, ritengo la migliore(e alla quale ancora gioco) la 3.5
Migliore perchè più delle altre edizioni mi da regole per risolvere le situazioni, ovviamente non tutte le situazioni ma più delle altre.
Anche la 3.0 da questa possibilità, però è troppo sbilanciata verso alcune classi, la 3.5 è più equilibrata.
E se parliamo di PP è vero che in 3.0/3.5 posso fare cose fenomenali, ma come posso farle anche in D&D o in AD&D, le ho provate in tutte le edizioni.
Per il discorso interpretativo ritengo che non è l'edizione che fa la differenza, ma la persona che sta dietro al tavolo e come si comporta, come fa agire il suo personaggio
TUTTO OVVIAMENTE IMHO
(quando ho ancora un pò di tempo vado avanti...)
Personalmente trovo la versione 3.0/3.5 più intuitiva e pratica della precedente, nonostante la maggiore enfasi sui "numeri" possa risultare d'ostacolo al "giocare di ruolo" (ma come già detto, sta ai partecipanti, nulla vieta di usare/inventare i fixpack anche attorno a un tavolo).
Piccolo OT videoludico: Icewind Dale II è bello bello, il Tempio del Male Elementale un esperimento notevole, purtroppo riuscito a metà.
Non sono stato maleducato dicendoti "le cavolate le dirai te" in quanto era una risposta adatta a quanto avevi scritto in precedenza. Quindi se ti danno fastisdio certe repliche un po forti evitiamo a monte certe uscite tipo "non iniziamo con le cavolate o completo travisamento della realtà," della serie tiro il sasso e nascondo la mano. A me non interessa convincere te piuttosto che altri. Mi interessa solo riportare dati e fatti di modo che chi non li conosce abbia più elementi per valutare e farsi un'idea. Che sia poi la gente a valutarli come ritiene piú opportuno. Dire a chi non conosce una cosa, "non la puoi giudicare" mi sembra semplice buonsenso. Come chiedere a qualcuno che non ha mai assaggiato le fragole se preferisce le fragole o la cioccolata, non avrebbe senso.
AD&D tutta la vita dal punto di vista testi/ambientazioni/intepretabilità. Purtroppo poi hanno perso il lume della ragione per vendere di più ed avvicinare i "bimbi minchia" al gaming e hanno tolto troppi spazi a questi temi. Pur usando la 3.5 (ormai sono passato a Pathfinder visto che la 4a è inguardabile) i manuali con cui costruisco le mie campagne sono quelli di AD&D anche se a dirla tutta non c'è paragone con quelli della 3.5 in fatto di impaginazione, layout e materiali.
Sul regolamento preferisco ancora AD&D anche se alcune cose della 3.5 sono decisamente migliorative, sono d'accordo che comunque al di là del regolamento poi tra PG e DM ci si organizza...
PS: Sono un collezionista di materiale di AD&D (2a ed.) se qualcuno vuole sbarazzarsi di qualche vecchio tomo mi faccia sapere.
Ciao a tutti!
Giocai tipo 14 anni fa la prima edizione ma non mi ricordo più una mazza xD
AD&D seconda edizione la conosco esclusivamente a causa di BG, mai provato in versione cartacea in modo da poter valutarne le regole più approfonditamente...
Tornando al topic, credo che @Rohndil abbia esattamente centrato il punto. I manuali non sono il Verbo. Spetta al master creare la campagna, far divertire, e porre rimedio ove non gli andasse bene. Puoi usare una certa ambientazione o puoi inventarne una tu. Non vuoi drow buoni? Bene, sei il master e non li metti. Vuoi che l'avventura sia su Marte e al posto degli dei ci siano Lupin, Jigen e Goemon? Sei il master e lo fai. Questo è tutto discrezionale. Il punto, a mio avviso, è che la terza edizione ha vinto introducendo regole chiare e semplici basate sul d20 system. E non può essere vero che questo è stato fatto per accaparrarsi il classico bimbominchia, in quanto l'era dei mmorpg ancora non era scoppiata. Si è tratta soltanto del declino di un prodotto e della necessità di rinnovarlo. Che piaccia o no
- Primo, dove è che avrei alzato i toni ? Ho espresso le mie opinioni esattamente come te hai espresso le tue, se le mie argomentazioni e la mia logica ti indispone e se ti sei sentito offeso per qualche motivo mi dispiace, ma stai facendo tutto da solo. Nessuno ti ha attaccato personalmente ho solo replicato a ciò che hai scritto e poi successivamente rettificato. Se avessi chiarito meglio a priori ciò che intendevi probabilmente non staremmo neanche a parlarne.
- Secondo, come io sono moderatore te non lo sei, quindi non sta a te moderare ne preoccuparti della moderazione. Se hai qualche problema personale come da regolamento... rivolgiti agli altri moderatori della sezione che sono @Aedan e @Metalloman.
Tornando al topic @Ewill_Harpell perfettamente daccordo, per quanto riguarda i manuali sono disponibile via PM :-) quoto! Probabilmente AD&D sarebbe potuta durare anche altri 10 anni oltre ai 20 che già aveva sulle spalle. Il problema è che di fatto la WotC é subentrata alla TSR e voleva provare ad imporre la sua nuova versione di D&D. L'unica soddisfazione è che alla fine gli si é ritorta contro visto che non sono più riusciti a produrre edizioni altrettanto longeve. Accetto scommesse su quanto ci metteranno a passare dalla quarta alla quinta edizione XD.
p.s ti interessano anche i gaz e altro materiale della prima edizione ?
Bhè in realtà è un guerriero a cavallo che protegge i pellegrini xD E sta in uno dei Perfetti...Sacerdote se non erro!
@Fezfulw
Se il mio guerriero,nel gioco FA quella scelte perchè è coerente (e per definizione se è coerente l'ho ruolata ed interpretata con criterio e non giocando per fare il pp e le supermegakill) che male c'è se ho 3 classi? O se ne ho mille?
Interpretazione non vuol dire avere un personaggio piatto su una classe e su una visione!
Io personalmente mi ero impostato un pg (ossia nel gioco il mio nano voleva diventare quello) come Difensore Nanico,un tizio basso in completa che semplicemente non ti fa passare. Dopo 8 livelli da guerriero,inizio la mia cdp...e la abbandono dopo 2 livelli per motivi puramente On e divento un chierico di Moradin! Ma questo è stato appunto giocato in on,è stato coerente con il mio personaggio e l'ho interpretato!
E se a volte questo va a mio vantaggio, a volte non ci va (mi sono preso la CdP da 5 livelli inventata apposta dal mio DM e chiamata "Amante del Thè")
Io penso che se si gioca avendo alla base l'interpretazione,la moltitudine di classi e cdp è un bene!
Poi ripeto,non entro nel merito della AD&D,perchè non ci ho giocato...anche se in realtà non fatico molto a credere che i manuali vecchi siano decisamente fatti meglio dal punto di vista dell'interpretazione e del background generale.
Però una curiosità...tu dici che la 3.5 favorisce PP ecc ecc...ma non basta trovare il gruppo giusto e partire con le intenzioni di RUOLARE,non di imitare Kratos o Dante? A prescindere dall'Edizione!
Bisogna anche capire che al di la della dicotomia fra i vecchi ed i nuovi regolamenti ( o postmoderni se vogliamo intendendo per nuovi quelli della quarta edizione) esiste una profonda spaccatura fra i manuali di ambientazione, bada bene fra i campaign settings non fra i manuali dei regolamenti, delle vecchie versioni e di quelle nuove.
In riferimento ai campaign settings, stendendo un pietoso velo su Eberron, trovo che il lavoro fatto sulle ambientazioni sia scadente ed approssimativo ed abbia totalmente stravolto quello che era il lore originale di quelle ambientazioni.
Ho quindi preferito nelle campagne di 3 e 3.5 utilizzare i manuali di conversione per riadattare direttamente campaign setting, atlanti, gaz e moduli avventura di AD&D e di old D&D.
Se vuoi capire meglio cosa intendo @Royal prova a scaricare dalal rete il manuale Waterdeep City of Splendor per la terza edizione e lo stesso manuale per AD&D, vedrai che capirai da subito a cosa mi riferisco ;-).
Se lo fai poi ti consiglio anche di prenderti skullport e undermountain che trattanno in profondità tutto ciò che sta sotto Waterdeep. Seci aggiungi anche la guida di volo a Waterdeep poi fai poker XD.
Male che vada ti troverai comunque parecchio materiale utile da riadattare eventualmente ad una campagna della terza edizione