Niente traduzione per D&D quinta edizione!?
ShapiroKeatsDarkMage
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Ma è vero questa storia che la Wizards ha deciso di non fare delle traduzioni per la quinta edizione di D&D?
Ma perchè? DX
Ma perchè? DX
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Onestamente, sono perplesso. Non capisco perché WOTC non voglia più assegnare le traduzioni dei manuali. Dubito seriamente che avranno maggiori margini di guadagno vendendo la manualistica solo in inglese - qui in Italia lo snobberanno alla grande.
Io ho i tre manuali originali e posso dire che la Next è la miglior edizione di D&D attualmente disponibile, peccato sia molto poco sponsorizzata e sia oggetto di tecniche di mercato obsolete, che rendono ancora più appetibile e facile lo scaricamento illecito.
La traduzione non la faranno perché le vendite non devono essere molte, e se si continua a scaricare saranno ancora meno.
I manuali li ho presi anche io e, si, per me è il miglior sistema di D&D in assoluto
Se qualche volta facessi silenzio, senza vessare gli altri, ci guadagneresti in serietà e simpatia.
Detto questo, ti ricordo quanto ti ho già spiegato in passato: il forum è per sua stessa definizione un luogo dove pluralità di pensieri si incontrano e si scontrano. Se ti irrita tanto che qualcuno la pensi diversamente da te, sei libero di non partecipare alle discussioni di questo forum.
Te lo riassumo per tua comodità: mi è capitato di leggere di diversi malcontenti da parte di appassionati, che dicono di aver avuto l'edizione Next tra le loro mani già prima di averla comprata. A supporto di ciò, posso dire che già dopo 1-2 mesi dall'uscita, io avevo già i manuali in edizione corrente, mentre in quel periodo esistevano già le versioni digitali illegali (scansioni anche dall'estero). L'Italia è un paese notoriamente poco propenso a fruire dei contenuti leciti, chi scarica scarica molto, e lo fanno in molti. Quindi l'Italia è già di per sé un mercato molto probabilmente segnato dalle poche vendite.
Basta che dica che in un gruppo di gioco che avevo, l'unico ad aver voluto i manuali, su 6-7 persone, ero solo io, gli altri se li sono scaricati e passati.
Tornando in argomento, leggere commenti negativi anche sul mercato americano mi ha dato una sensazione di snobismo generale, e quando mi è stata chiesta la fonte non ho mica affermato che fosse dogmatica o letterale. Si può dire lo stesso delle tue fonti elegiache spacciate col metro del dogma/lettera infallibile?
Dire che un gioco ha ricevuto parecchie ottime recensioni, significa che ha venduto molto?
A casa mia no.
Io non ho rigirato nulla, le parole sono quelle e a meno che non modifichi il tuo post da capo a piedi quelle rimangono. Io non ho scritto che la Next è un flop - non ho neanche usato questo termine - per i miei "gusti cinici che mi vedono bocciare e bollare di mediocrità qualsiasi cosa" (giudizio falso che puoi tenere per te), ma sulla base solo di quanto ho visto e ho sentito. Questo significa che a me PIACE da MORIRE la NEXT, è la migiore edizione di D&D attualmente esistente, perciò "gusti cinici bla bla bla" fa scompisciare e basta.
A me non irrita che tu la pensi diversamente da me, mi irrita che insulti la mia persona, inclusa la mia intelligenza, con parole melliflue e vituperii ben mascherati. Io discuto molto volentieri con persone dalle opinioni differenti, trovo orribile invece discutere con persone che, ostili come sono, pur di fare del male al loro odiato nemico rivolterebbero quello che dice da capo a piedi e lo giudicherebbero un povero cretino, ma sempre con l'arte della lingua suadente.
Io non ho problemi, sei tu che li hai con me. Tu devi vivere in un mondo di 7 miliardi di persone dove tutti ti siano simpatici e ti diano ragione, altrimenti ti salta la mosca al naso.
Andrebbero altresì evitate provocazioni gratuite che possono portare alle frasi di cui sopra.
Se si vuole fare un paragone tra d&d 5 e terza edizione la conversazione è sterile. Il perché è semplice: terza e quinta edizione sono concepite in modo opposto. La tre punta sul sistema di gioco, la quinta punta sull'IDEA di gioco. Non voglio esprimere un giudizio in merito. Ritengo siano due valide scelte, ma se si vuole fare un paragone allora bisognerebbe farlo tra quinta e seconda, tutto qua.
La quinta edizione ha fatto uscire manuali di regole in misura molto scarna, l'obiettivo secondo me e di educare al role playing puro e semplice anziché sul meccanismo di gioco.
Come la quarta fu un'edizione creata per attirare bimbiminchia la quinta è fatta per riprendersi i giocatori schifati dalla quarta.
Pro e contro a mio avviso.
Pro: che piaccia o no si tratta SOLO di gioco di ruolo. Regole semplici, niente powerplay, niente miliardi di classi. Talenti, cdp.
Contro: poca varietà nei meccanismi di creazione e di evoluzione del pg cosa che se non erro piaceva poco anche per esempio a @Aedan (ma conosco persone per cui la varietà eccessiva per esempio della terza edizione costituiva un eccesso fastidioso rispetto a una seconda advanced vedi @Fezwulf)
Questo a mio avviso. Posso però dire una cosa riguardo le vendite come suggeriva @CommanderRpg , cioè io non conosco come stiano andando le cose, ma la scelta di non tradurre l'edizione mi sembra chiara. Faccio un esempio: dopo il medesimo lasso di tempo la terza edizione aveva già rilasciato tre volte il materiale rilasciato finora. È un'ovvietà dire che la quinta non raggiungerà neppure lontanamente il successo commerciale della terza. Ma non credo sia questo il punto.
Semplicemente dopo il disastro fatto con la quarta edizione, a mio parere si è cercato di recuperare l'idea di Dungeon&Dragons, il significato voglio dire. Il giocare in un contesto di immaginazione, senza troppe menate.
Nonostante qualche grossa, grossa, grossa pecca e in attesa di leggere quantomeno i manuali di ambientazione (trovo fastidiosa l'uscita di così tanti manuali con avventure preconfezionate) la quinta edizione mi piace molto. Ma, pistola alla testa, direi che sarà un fallimento commerciale anche questa.
Scusate il muro