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Baldur's Gate: Battle and Peace - by whitemushroom & Lisaralin

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Comments

  • PibaroPibaro Member, Translator (NDA) Posts: 2,989
    @whitemushroom‌
    Bellissimo. Uno dei migliori! Leggerlo sapendo che non c'e' via d'uscita per Montaron lo rende davvero speciale!!!
  • whitemushroomwhitemushroom Member Posts: 130
    edited May 2014
    Thanks, @Pibaro . Dopo aver giocato a BG 1 con Xzar e Montaron nel party, ho giurato che nella mia seconda partita di BG 2 (fatta con i malvagi) avrei fatto irruzione alla rocca degli arpisti e li avrei massacrati tutti con gusto per vendicare Xzar e Montaron che secondo me non meritavano questa fine. Sono felice che ti sia piaciuta! Ah, si nota che odio gli Arpisti?
  • whitemushroomwhitemushroom Member Posts: 130
    Ok, ecco una mia nuova storia. Contiene riferimenti a degli avvenimenti di BG 2 EE, per questo motivo ho deciso di inserire il testo sotto spoiler.

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    Personaggio: Eldoth Kron
    Genere: Malinconico, Introspettivo, Missing Moments. Canon.
    Rating: verde
    Avvertimenti: come già scritto, contiene riferimenti ad un personaggio di BG 2 EE. Se non volete rovinarvi alcuni particolari della trama vi consiglio di leggere la storia dopo aver terminato il gioco.


    Silence

    Ah, finalmente un po’ di silenzio!
    La taverna di Trademeet è piena di gente come al solito, c’è persino un bardo da quattro soldi che strimpella qualcosa su un liuto, un paio di avventori stanno già alzando il tono della voce … ma in fondo c’è silenzio. Qualunque cosa può essere chiamata “silenzio” davanti ai piagnucolii di Skie.
    Erano diversi anni che non venivo in questa città; adesso le cameriere non si siedono più sulle gambe degli avventurieri per arrotondare la paga, e quella a cui rivolgo un sorriso va a nascondersi nelle cucine. Gli avventori non parlano più di carestie e fame, ma un paio di ciccioni alla mia destra non fa altro che dissertare sulla capacità d’acquisto delle monete d’oro e la qualità di non so quale strana spezia proveniente da Calishman.
    Skie lo troverebbe persino interessante.
    Stupida oca.
    La birra nera, grazie al cielo quella non è cambiata! Già al terzo sorso la sua voce lamentosa sembra un ricordo sbiadito; e per quanto non mi sembra di vedere cameriere interessanti non credo che nella città del commercio avrò difficoltà a trovare un po’ di compagnia per stasera. Cielo, andrebbe bene persino quella grassona sdentata vicino all’uscita, purché stia zitta.
    “Per un boccale di birra potrei essere io la tua compagnia, amico!”
    Mi volto di scatto, come se qualcosa avesse pizzicato il cervello. L’uomo che mi si siede accanto non è esattamente il tipo di compagnia che avevo in mente: due occhi grandi, velati rosso, mi osservano al di sopra di un viso emaciato con una barba scomposta che non vede una lama da almeno quindici giorni. Puzza di idromele. E di magia.
    Una delle combinazioni peggiori che io conosca.
    “Chi ti dice che io stia cercando qualcuno?”
    La sua voce è impastata, simile ad una carta continuamente stropicciata. “Perché … l’ho visto!”.
    “E dove, sentiamo …”
    “Come se potessi spiegare la magia selvaggia. La magia selvaggia non si spiega, non si studia, la si accetta per quello che è”. Il tanfo viene anche dal suo abito, una tunica viola stropicciata in più punti. Un tempo sarebbe stata una veste piuttosto costosa, ma ormai non è altro che un cumulo di stracci. “Oggi puoi essere un uccello, domani il più potente dei Deva. E la settimana dopo guardi sul fondo di un boccale di birra e vedi cose che avvengono in un altro continente. O vedi cose che si svolgono accanto a te che le tue orecchie non hanno voglia di ascoltare ed i tuoi occhi di vedere”.
    “Uff, credo sia impossibile non sentire Skie …” mormoro. Guardo dall’altra parte, cercando di far capire a questo tizio che la sua conversazione mi ha stancato. Magia selvaggia … puah, tutti i maghi sono dei selvaggi. Ho passato troppi mesi con uno Zhentarim pazzo ed uno stregone drow intraducibile. Tutta gente senza un briciolo di senso pratico.
    Infatti a Skie stavano simpatici.
    Skie …
    Al diavolo, sto pensando ancora a quell’idiota viziata! Lei e la sua stupida fissazione di volere una casa, una famiglia e tutte quelle patetiche stronzate! Se dipendesse dal suo cervello di gallina tutti i soldi che ho accumulato in una vita finirebbero in quattro mattoni in questa noiosissima città, in una patetica bottega e in un marmocchio urlante. Mi ha rotto le scatole per fuggire dal suo palazzo per poi impuntarsi a vivere in un posto fisso, prendere la mia libertà e strangolarla con una catena; credevo amasse il vento tra i capelli ed un cavallo rubato sotto le gambe, ma sembra che non sia riuscita ad annegare il suo comportamento da principessina insopportabile.
    Vorrà dire che mi godrò in un altro modo il mio denaro e …
    “Non lo fare!” grida la spugna al mio fianco. Il suo tono di voce è alto, e qualche avventore alza persino la testa. “Non per denaro. Non lo fare”.
    “Senti, vuoi piantarla di …”
    “No. Sei tu che devi piantarla. Piantarla di credere che la ricchezza sia la cosa più importante nella vita. Piantarla di credere che l’amore sia soltanto un passatempo di cui disfartene alla prima occasione. Io l’ho fatto, sai? Ho barattato la donna migliore del mondo per una montagna di monete d’oro, un bel negozio ed una vita come la volevo io. E sai una cosa? …” sussurra, ed il rosso nei suoi occhi sembra quasi sparire.
    Fa freddo. All’improvviso.
    “… adesso sono uno degli uomini più ricchi di tutta Trademeet. Ricco abbastanza da comprarmi tutta la birra di questa dannata città. Anche tutte le puttane da qui ad Athkatla” mormora, poi si alza e tira un respiro profondo. Guarda il boccale vuoto e per un istante lo sguardo si addolcisce e perde tutto il rossore. “Ma nemmeno tutte le ricchezze di Waukeen possono cancellare gli occhi di Telana che mi fissano quando chiudo le palpebre. A quanto pare nessuna pozione può farmi dimenticare …”
    Chissà se è vero. Il pianto di Skie si riaffaccia, più pungente di prima. Non c’è più quel bellissimo silenzio.
    Adesso mi sembra anche meno bello. Dannazione.
    Vorrei tirare il mio boccale vuoto all’uomo che mi ha guastato la serata, ma del mago improvvisamente non c’è più traccia.


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  • PibaroPibaro Member, Translator (NDA) Posts: 2,989
    @Lisaralin‌
    Invece è un racconto molto carino. In certi momenti mi ha ricordato Tasslehoff Burrfoot
    Complimenti.
  • LisaralinLisaralin Member, Translator (NDA) Posts: 258
    Grazie @Pibaro! Non so chi/cosa sia Tasslehoff Burrfoot, mi andrò a informare :)
  • PibaroPibaro Member, Translator (NDA) Posts: 2,989
    @Lisaralin‌
    LOL
    Lo sospettavo.
    E' un personaggio (molto riuscito) della serie dei romanzi di Dragonlance (ambientazione di D&D).
    E' un kender (che sarebbe la una specie di halfling).
    Vabbè, senza raccontarti la storia del mondo, dico solo che è un personaggio davvero divertente (sicuramente il più divertente) e in una parte del tuo racconto sembra sia lui a parlare.
  • MetallomanMetalloman Member, Moderator, Translator (NDA) Posts: 3,975
    edited June 2014
    @bengoshi: @Lisaralin and @Whitemushroom have opened this thread because of the lack of fanfictions regarding the BG saga made by italians, so they thought they could fill this gap, and I have to say that they're two talented writers! I enjoy reading their flashfics greatly! :)

    Maybe @whitemushroom‌ and @Lisaralin are interested to translate their work to let it be shared and enjoyed to all BG fans? ;D

    (se siete interessate, ragazze, contattatemi: vedremo di organizzare qualcosa... che dite? ;P)

    EDIT:
    Pibaro said:

    @Lisaralin‌
    LOL
    Lo sospettavo.
    E' un personaggio (molto riuscito) della serie dei romanzi di Dragonlance (ambientazione di D&D).
    E' un kender (che sarebbe la una specie di halfling).
    Vabbè, senza raccontarti la storia del mondo, dico solo che è un personaggio davvero divertente (sicuramente il più divertente) e in una parte del tuo racconto sembra sia lui a parlare.

    La saga di Dragonlance è una tra le più appassionanti del moderno Fantasy (dagli anni '70 in poi) E Tasselhoff Burrfoot, in Coppia con Flint Fireforge il nano delle colline, è un personaggio che ti rimane nel cuore!

    Non l'hai ancora letto? Che aspetti, Liz? Leggilo! :)
  • LisaralinLisaralin Member, Translator (NDA) Posts: 258
    edited August 2014
    Thanks for your appreciation @bengoshi! Yes, whitemushroom and I are writing short fanfictions for each character of the Baldur's Gate saga (as you can see from the pictures at the beginning of each story).

    As for the translation, @Metalloman, I'm not sure... I'd love to share my works with everyone in the community, but from my experience I know that translating a text in a language which is not your mother tongue usually works very, very bad... and I don't know if I'm able to do that... the ideal condition would be to find a native English speaker who could understand Italian and translate the stories, but it is obviously very difficult...
    Post edited by Lisaralin on
  • MetallomanMetalloman Member, Moderator, Translator (NDA) Posts: 3,975
    @Lisaralin: passiamo in PM ;)
  • JuliusBorisovJuliusBorisov Member, Administrator, Moderator, Developer Posts: 22,754
    Well, @Lisaralin‌ , your English is very good to me. I'm not a native English speaker, so I can understand where're you coming from. Nonetheless, even if it was only one short story, for one character, available to more vague audience, it would be great. Even if it was with some mistakes, it would be great. In the modern world, people from many countries can communicate and even while they are not 100% correct in their spelling it's still worth it.
  • SpaceInvaderSpaceInvader Member Posts: 2,125
    @whitemushroom‌ Complimenti, appena ho più tempo me li leggo tutti.
    Per ora Branwen e, soprattutto, Montaron mi sono davvero piaciuti.
  • whitemushroomwhitemushroom Member Posts: 130
    edited June 2014
    @SpaceInvader Grazie tantissimo, sono felice che ti siano piaciuti, è sempre bello ricevere qui e lì qualche commento. Mi piacerebbe che anche altri utenti si uniscano alla discussione, sarebbe interessante vedere come ciascuno di noi riesce ad interpretare un personaggio. Mi farebbe un sacco piacere se riuscissi a leggerle tutte (che ovviamente sono ancora in progress ...)

    @bengoshi Thanks for reading. As for @Lisaralin , English is not my first language, so first of all I must apologize for my terrible writing. I consider myself quite good at reading and speaking English, but writing ... is something different. Anyway, I must admit that your suggestion is thrilling and it could be an interesting project to improve my written English, but I'm not so sure about the results. If I were to post a story, I'd like it to be able to transmit the same emotions I tried to give in my own language. I have to say that your proposal is quite tempting XD XD XD I'm going to have a word with Lisaralin and the other members of the italian forum about that. I wish I knew English better ...
  • SpaceInvaderSpaceInvader Member Posts: 2,125
    edited June 2014
    Letti...

    Ragazze avete davvero una creatività notevole.
    Non solo ciascuna delle vostre storie è a dir poco coinvolgente, ma riuscite sempre a creare il giusto mix tra Lore e interpretazione personale.

    Non mi ero mai interessato alle fanfiction, ma sono lieto che i vostri racconti siano stati la mia prima esperienza a riguardo :)

    Chapeu!

    EDIT: Se posso avanzare una richiesta personale, mi piacerebbe in futuro vederne una su Irenicus.
    Magari riguardante l'attaccamento nei confronti di Ellisime che lo spinse a creare cloni e a riprodurre la stanza nella prima mappa di gioco.
    Post edited by SpaceInvader on
  • PibaroPibaro Member, Translator (NDA) Posts: 2,989
    Seeee vabbe', mo' vogliamo le fanfiction su ordinazione!!!!
    :Ppprrrrr
  • whitemushroomwhitemushroom Member Posts: 130
    @SpaceInvader una fanfiction su Irenicus è nella lista, ed oltretutto avevo già un'idea in cantiere non dissimile a quella che hai proposto XD. Abbiamo pensato di farne una per ogni personaggio giocabile (compresi Baeloth e Clara) e poi una per gli npg più rilevanti (Irenicus, Bodhi, Ellesime, Gorion). Siamo in dubbio se scrivere qualcosa anche su qualche Bhaalspawn di Throne of Bhaal. Comunque sono felicissima che ti stiano piacendo!
  • MetallomanMetalloman Member, Moderator, Translator (NDA) Posts: 3,975
    IO ne voglio una su Noober e Neeber! Si dice tra l'altro che siano cugini (ma non credo sia ufficiale), potrebbe esser carino e divertente creare una storiella su di loro, magari facendo capire il perché siano così esasperanti e in cerca di qualcuno che dia loro retta... sono sicuro che uscirebbe qualcosa di simpatico e comico. ;)
  • whitemushroomwhitemushroom Member Posts: 130
    edited July 2014
    Visto che l'ispirazione c'era ho deciso di fare questa aggiunta! E con la nobile e bellissima regina Ellesime finisce il blocco dei PNG (spero di aver fatto bene i conti ...). Stranamente sono piuttosto contenta di com'è venuta.


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    Personaggio: Ellesime
    Genere: Introspettivo, Malinconico, Missing Moments.
    Rating: verde
    Avvertimenti: citazioni da tutti i pori da uno dei pochi videogiochi che amo più di Baldur's Gate. Prova a indovinare di quale gioco si tratta!


    Reverse Rebirth

    La luce compare da uno spiraglio. Un soffio di vento gentile penetra da quella fessura, flebile ma quanto basta per darmi forza; anche la magia è stanca, ma risponde lo stesso al mio comando e lentamente la terra si sgretola e trasforma quello spiraglio in una vera uscita.
    Il sole mi abbraccia.
    Ci sono stati momenti in cui ho creduto di rimanere per sempre sottoterra, di non poter fuggire e respirare quest’aria meravigliosa; momenti in cui la stessa magia di Mystra sembrava voltarmi le spalle, in cui ho dovuto scavare con le mani questo passaggio ignorando il dolore delle rocce sotto le unghie e la paura di un buio che sembra inghiottire qualunque cosa. Ho scavato pensando a lui, soltanto a lui. Se adesso sono qui, lo devo ai suoi occhi.
    Gli incantesimi permeano l’aria delle colline di Windspear. Non è la magia pura di Suldanesselar e del suo Albero della Vita, ma è un richiamo più cupo ed antico che non posso fingere di ignorare, la terra stessa mi ha parlato del drago rosso che dorme nelle rovine; la assaporo, lasciandomi cullare. L’abbraccio del sole si trasforma in una gentile carezza, e lentamente muovo i primi passi in avanti senza voltarmi verso il cunicolo che è stato allo stesso tempo la mia prigione e la mia unica via di fuga.
    Qualcuno mi sta aspettando.
    Il ricordo della mia città mi stringe il cuore. La terra vibra sotto i piedi, ma gli ankheg avvertono la mia presenza e si allontanano mentre uno scoiattolo si affaccia all’ombra di un cespuglio quasi a ringraziarmi di avergli evitato di diventare il loro pasto. Vorrei accarezzarlo e sentire il suo flusso vitale, ma quello scompare tuffandosi nel sottobosco. A Suldanesselar questo non sarebbe successo.
    A Suldanesselar sarebbe saltato sulla mia spalla e mi avrebbe raccontato della sua famiglia tra una battuta e l’altra sul comportamento dei tarli; si sarebbe profuso in mille inchini e tutti gli abitanti della foresta mi avrebbero fatto ala, proprio come nel giorno in cui Joneleth mi dichiarò il suo amore.
    Ma Suldanesselar è lontana. Anche Joneleth.
    Probabilmente non li vedrò mai più. Resteranno dei ricordi, delle immagini che col tempo sbiadiranno e voleranno via insieme al vento dell’Est; il suo viso scomparirà, si confonderà, ed anche quando non riuscirò a capire se sia un bene o un male rimarrà sempre in quell’angolo della mente dove sono nascosti i sogni. Lo cercherò in quel punto dove sono già sfioriti i volti di Denim, Elhan, e di tanti altri elfi che ormai affiorano davanti ai miei occhi come stelle cadenti in una notte scura.
    Questo è il destino dei ciò che è passato, ma non voglio perdere tutto. Sono stati questi ricordi a portarmi fuori da quella prigione ed a spingermi sempre avanti, Joneleth, Suldanesselar, Joneleth e ancora Joneleth.
    Questi ricordi sono tutto ciò che ho.
    È un vero peccato che non siano miei.
    “Bene arrivata!”. L’acqua del lago si increspa fino a gettare uno spruzzo lungo la mia veste; il riflesso degli alberi si assottiglia, e quando sollevo la testa trovo tre paia di occhi chiari carichi di un sorriso che ho visto solo una volta nella vita. “Credevamo che non ce l’avessi fatta …le altre …”
    Non ci sono più altre.
    Soltanto io. E non sarei qui se quel guerriero con il criceto sulla spalla non avesse urtato inavvertitamente la mia capsula, liberandomi da quell’incubo in cui ero stata costretta a tornare perché “incompleta”.
    Il tocco di Elyme, Cania e Ulene è magia pura ed il mio corpo la riconosce mentre le ferite lentamente rimarginano ed i piedi ritrovano il vigore. Il loro profumo è quello della primavera.
    “La regina ha detto che è possibile, i tuoi poteri sono così legati all’Albero della Vita che la trasformazione potrebbe avere effetto, ma …” la voce di Ulene è delicata, ma una sottile incrinatura scivola su quel meraviglioso cristallo. “Sei sicura di questa scelta? Non si può tornare indietro”.
    “Indietro … dove?”
    Joneleth …
    “Non c’è niente dietro di me”.
    Lei non l’avrebbe fatto. Lei sarebbe tornata indietro, sarebbe corsa a cercare l’uomo che amava, lei avrebbe dato la vita per la sua nazione, per gli elfi e gli umani. Non sarebbe rimasta in un angolo sperduto del mondo, non avrebbe mai scambiato la sua pelle candida per una corteccia, delle fronde, dei frutti e le voci argentine delle uniche persone che avrebbe mai potuto chiamare “amiche”. Avrebbe accantonato un’esistenza serena per combattere a fianco del suo popolo, tenendo allo stesso tempo nel petto un amore immortale.
    Ma io non sono lei.
    Sono soltanto una replica, per esattezza la numero quarantaquattro. E questa decisione spetta solo a me.
    Quella della regina Ellesime è un’altra storia, e quindi la si dovrà raccontare un’altra volta.

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    Post edited by whitemushroom on
  • MetallomanMetalloman Member, Moderator, Translator (NDA) Posts: 3,975
    Uh! Il finale stile "La Storia Infinita" di Ende mi piace! ;D
  • whitemushroomwhitemushroom Member Posts: 130
    Sono cresciuta sfogliando quel libro, credo che una minicitazione sia d'obbligo!
  • LisaralinLisaralin Member, Translator (NDA) Posts: 258
    E con questa finisco i personaggi esclusivi di BG1 presenti nella mia lista! Yuppie!

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    Personaggio: Khalid
    Genere: Introspettivo, Malinconico, Comico, Missing Moments
    Rating: giallo
    Avvertimenti: li ho messi alla fine per non fare spoiler XD


    Il suono del silenzio

    “Tre tigri contro tre tigri.”
    Non è da Khalid mettere in dubbio una decisione del figlio di Gorion. Sa, da sempre, di essere il soldato perfetto: rapido a eseguire gli ordini, letale con la spada, instancabile in combattimento, ma completamente privo di qualsiasi capacità di comando. E di solito gli va bene così, contento di affidarsi al giudizio di Jaheira e del ragazzo che lui e sua moglie hanno giurato di seguire fino in capo a Faerûn.
    Stavolta però è diverso. Stavolta c’è quel maledetto stregone drow che sta mettendo a dura prova persino la sua leggendaria capacità di sopportazione.
    “Dai, non è difficile! Ripeti con me: tre tigri contro tre tigri.”
    Khalid si sporge oltre il costone di roccia che fa loro da rifugio e si accovaccia in una macchia di cespugli. Attraverso l’intrico di rami e foglie i suoi occhi scrutano il sentiero in ogni direzione, cercando di mettere a fuoco movimenti sospetti tra la fitta vegetazione del sottobosco. Il figlio di Gorion e il resto del gruppo sono andati avanti, a stanare il gruppo di banditi hobgoblin a cui hanno dato la caccia per giorni. Khalid e Baeloth sono la retroguardia, incaricati di tenere d’occhio la via d’ingresso al covo per intercettare eventuali rinforzi in arrivo o bloccare la strada ai fuggitivi.
    Un compito che finora si sta rivelando un’autentica tortura.
    “Magari preferisci ‘trentatré Treant andarono a Trademeet’? Facciamo a chi lo dice più veloce?”
    “B-basta, drow. Abbassa la v-voce. Ci s-s-s-scopriranno!”
    La risatina dello stregone echeggia tra gli alberi, amplificata dal silenzio della foresta. Gli svolazza attorno come un folletto maligno, tagliente quanto basta a riaprire vecchie cicatrici mai dimenticate. Khalid si ostina a tenere gli occhi fissi sul sentiero, ma quello sguardo lo trapassa da parte a parte, si imprime a fuoco in ogni angolo della sua mente. Quante volte lo ha già visto? Un sogghigno appena celato dalle dita di una mano, a metà tra la commiserazione il disprezzo. Uno scintillio maligno che affiora negli occhi scuri, sotto due sopracciglia folte e perennemente aggrottate.
    Da bambino tutti i suoi sforzi erano volti a far sì che la linea severa di quelle labbra si schiudesse in un sorriso, in un segno di approvazione soltanto per lui. Ha sempre fallito. Il mercante più facoltoso di Calimshan non ha mai saputo che farsene di un figlio balbuziente, incapace di condurre affari e portare a termine trattative, totalmente inadatto a ereditare il suo impero commerciale.
    “È una fortuna per me che tu sia qui, Khalid. Altrimenti finirei per morire di noia. Non lo trovi divertente? Un adepto delle armi audace e ardimentoso come te che balbetta come un babbuino bastonato!”
    Negli anni Khalid ha messo a punto una serie di strategie nel tentativo sempre più disperato di compiacere il genitore. Ha imparato a riconoscere le parole “difficili”, quelle che ti fanno balbettare per forza, non importa con quanta lentezza e precisione tenti di pronunciarle. Ha imparato a evitarle, studiando sfilze infinite di sinonimi e perifrasi. Ha imparato a servirsi dei gesti per sostituirle.
    Ha imparato a tacere. È diventato bravissimo a sparire negli angoli, a rendersi invisibile, a confondersi tra la gente.
    Ha scoperto che non parlare a volte è meno faticoso e difficile che correre il rischio di sbagliare.
    “Qui non abbiamo nulla da fare. Gli altri si stanno prendendo tutto il divertimento mentre noi siamo ridotti a fare le sentinelle… capisco che il capo non volesse portare un sempliciotto che sussulta al minimo sussurro, ma lasciare me indietro… “
    L’istinto maturato negli anni è più forte di qualsiasi altra sensazione. La lingua gli si incolla al palato, i denti serrati, la mascella rigida: e, ancora una volta, Khalid sceglie di non parlare.
    Potrebbe avvertire di nuovo l’incauto drow, ripetergli di abbassare la testa, di nascondersi tra i cespugli. Fargli notare che se continua a blaterare a voce così alta prima o poi le persone sbagliate finiranno per accorgersene.
    Invece le sue labbra rimangono ostinatamente sigillate.
    “… costringermi a marcire qui insieme a questa patetica imitazione di un guerriero… scaricare così lo stregone più strabiliante che abbia mai solcato il Sottosuolo e la superficie…”
    L’unico preavviso è un fruscio, un lieve movimento tra le fronde del sottobosco. Khalid sente il sibilo della freccia e si volta in tempo per vederla conficcarsi al centro della fronte del drow. Baeloth sbarra gli occhi, il suo torrente di parole stroncato a metà, e cade al suolo con un tonfo sordo.
    L’hobgoblin esce dal nascondiglio tra i cespugli con un’ascia in pugno e si avvicina alla loro postazione per controllare la vittima. Ma non ha fatto i conti con Khalid. Il mezzelfo sbuca all’improvviso dalle fronde, e l’hobgoblin è troppo lento a sollevare l’arma per difendersi. La spada di Khalid lampeggia una volta, abbattendosi dritta tra il collo e la spalla della creatura, che cade morta senza emettere un lamento.
    Si assicura che l’assalitore fosse solo prima di avvicinarsi cautamente al corpo di Baeloth. Basta uno sguardo per capire che non c’è nulla da fare. Dovrà pensarci Branwen al suo ritorno, con una pergamena di resurrezione. Sempre che non sia già troppo tardi per l’intervento della magia.
    No, qualcosa gli dice che gli toccherà sopportare l’arroganza del drow ancora per parecchio tempo. Il maledetto ha già dimostrato in passato di avere una fortuna sfacciata quando si tratta di salvarsi per il rotto della cuffia.
    Per il momento però Khalid può permettersi di chiudere gli occhi, ascoltare i tenui rumori della foresta e il fruscio del vento, e godersi fino in fondo il meraviglioso suono del silenzio.


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    Nota: nel gioco non viene detto espressamente che Khalid sia balbuziente, lo si vede solo balbettare qualche volta, ma io l'ho sempre immaginato così, e data la sua storia può anche starci secondo me. In quanto a Baeloth, forse uno con un bel 19 in intelligenza non sarebbe così stupido da farsi ammazzare in questo modo ridicolo, ma la cosa mi faceva troppo ridere e non ho saputo resistere XD
  • whitemushroomwhitemushroom Member Posts: 130
    edited July 2014
    E con questa finisce la Combo Paladini!!! Quanti punti si vincono?
    Credo che personalmente riprenderò a scrivere dopo ferragosto, ne approfitto per augurare a tutti buone vacanze. Tra partenze, amici e ospiti dubito che mi connetterò più di tanto.

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    Personaggio: Ajantis Ilvarstarr.
    Genere: Introspettivo, Malinconico, Missing Moments. Canon.
    Rating: verde
    Avvertimenti: stranamente nessuna.


    Delusory Knight

    Da quanto tempo è lì dentro?
    L’ombra della grande statua di Helm si allunga, segno che è passata più di un’ora da quando lei è entrata. Anche gli altri iniziano a mostrare segni di nervosismo, Korder si è alzato mugugnando tra sé mentre Loya tamburella le unghie sullo scudo con un ritmo serrato che non mi piace.
    Cosa diavolo stai combinando, Mazzy?
    Le quattro persone prima di lei hanno impiegato al massimo mezz’ora, e tutti non hanno fatto altro che complimentarsi tra loro per il paladino che presto sarà il loro mentore; la prova è un combattimento contro dei manichini, nulla che lei o io non possiamo superare. Ci siamo allenati talmente tante volte che sono quasi dispiaciuto all’idea di non potermi confrontare con degli altri candidati, magari anche con delle armi di legno o delle semplici cotte di cuoio. Quel ragazzetto sbarbato che è appena entrato al servito di sir Reirrac e lo sta gridando ai quattro venti impugna il giavellotto come una zappa e lo scudo come un battipanni … Per un attimo mi immagino che i maestri esaminatori la stiano trattenendo per ammirare la sua bravura con l’arco, o la velocità con cui può disarmare una guardia, ma quando le porte dell’edificio si aprono capisco che non è andata come pensavo.
    Nemmeno a questa distanza riesce a nascondere le venature rosse che giacciono nei suoi occhi.
    Uno degli aspiranti prova idiotamente a chiederle come è andata, ed in un attimo si ritrova a faccia in giù per le scale, con un bel livido sullo stinco. E ne avrebbe anche un paio sulla faccia se non mi intromettessi. Bloccare Mazzy alle spalle non è un’idea geniale, ma la conosco troppo bene e quando sta per fracassarmi una caviglia mi scanso al momento giusto ed il suo piede trova soltanto l’aria. “Mazzy, adesso calmati!”
    “Non una parola, Ajantis. Ne ho sentite anche troppe oggi”.
    Alcuni soldati del Cuore Radioso guardano nella nostra direzione; è chiaro che la piccola zuffa non è passata inosservata, e so che trattenere la mia amica è l’unico modo sicuro per evitare che venga accompagnata fuori di qui con una balestra puntata alle spalle o su un carro diretto alle prigioni. Fissa le guardie con un’occhiata di sfida, e allento la presa solo quando i suoi muscoli si rilassano e l’attenzione degli altri aspiranti paladini si concentra sul ragazzo che è appena entrato tra mille auguri di incoraggiamento.
    “Oh, lui sicuramente riuscirà a superare la prova. Dopotutto è un ricco, nobile, importante umano”.
    E non mi sfugge il veleno con cui pronuncia l’ultima parola.
    “Mazzy, in caso te ne fossi dimenticata anche io sono un ricco e nobile umano, ma questo non …”
    “Sì che c’entra qualcosa. C’entra tutto, in realtà”.
    È strano vederla piangere. Non ha mai pianto, nemmeno quando è caduta nel burrone vicino al capanno dei Corthala e vi è rimasta due giorni con entrambe le gambe rotte; è sempre stata lei a prendere le decisioni, a trascinarmi la notte nella foresta per andare a caccia di lupi o a balzare nel covo dei ladri che stavano derubando il villaggio nelle colline Umar. Tutte le estati che trascorrevo con la mia famiglia sulle colline si trasformavano in epiche battaglie solo grazie alla testardaggine di quella piccola halfling che non ne voleva sapere di lavorare in taverna o fungere da dama di compagnia per le nobildonne in vacanza. E non riesco a credere che lo sguardo furioso che mi sta rivolgendo sia lo stesso che sognava di combattere contro legioni di giganti, spade alla mano sotto il vessillo del Cuore Radioso.
    “Tu diventerai un paladino, Ajantis. Lo hai scritto nel sangue e nel tuo cognome. Nessuna porta ti si chiuderà davanti”.
    “Ma cosa è successo? Non riesco a credere che il tuo stile di combattimento non …”
    Lei sputa per terra, la tristezza stavolta trasformata in una maschera di rabbia. “Cosa è successo? È successo che gli esaminatori … aspetta, come hanno detto … non dubitiamo del tuo cuore, piccola halfling, ma della portata del tuo braccio … e mi hanno persino chiesto se volevo una fetta di torta per consolazione. Un vecchio signore ha provato a spezzare una lancia in mio favore, ma tutti hanno riso di me”.
    “Io non ho mai riso di te, Mazzy. E non lo farò mai”. Perché non ci trovo nulla da ridere nel nostro sogno. Non c’è nulla da ridere nel sognare di battersi spalla a spalla come compagni d’armi e come amici, soli davanti ad orchi, licantropi e giganti per difendere il nostro paese. Ho sempre creduto di essere un debole, se fosse dipeso dal giudizio del mio maestro d’armi avrei riposto la spada e mi sarei dedicato alla gestione degli affari di famiglia a Waterdeep; e se adesso sento di poter affrontare anche un drago a mani nude è perché ho trovato qualcuno che mi ha spinto a credere in qualcosa di diverso, a coltivare un sogno che altrimenti sarebbe rimasto chiuso in qualche buio angolo della mia mente. E fa un certo effetto sapere che non potremo continuare insieme. Ancora di più quando realizzo che tra i due non sono certo io quello più adatto ad andare avanti. Posso ancora …
    “Non ci pensare nemmeno” risponde lei. Si asciuga gli occhi col dorso della mano e cerca di assumere di nuovo l’espressione autoritaria che conosco. Anche se non le riesce molto bene. “Tu adesso vai ed insegui il tuo sogno. Ti auguro solo di trovare un maestro migliore di quei quattro idioti lì dentro. E se ogni tanto avessi voglia di raccontarmi qualcuna delle tue epiche imprese … sai dove trovarmi”.
    Prima ancora che io possa aggiungere altro mi dà le spalle, e con il suo lieve passo impercettibile è già arrivata alla porta del tempio. La sala dietro di me si apre, ed il ragazzo esce portato in trionfo da tutti gli altri compagni. Uno degli esaminatori esce, con una pergamena in mano.
    “Ajantis Ilvarstarr”.

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